La Sacra Sindone

« Older   Newer »
  Share  
Denny'89
view post Posted on 19/10/2009, 18:59




La Sindone è un lenzuolo di lino sul quale è impressa la figura del cadavere di un uomo torturato e crocifisso.
Da secoli, ed ancora oggi si pone la domanda: cos'è questo misterioso lenzuolo, da molti considerato una Reliquia, anzi la più significativa delle Reliquie, da altri un oggetto il cui innegabile rimando alla Passione di Cristo ne fa una realtà unica dal punto di vista religioso, ma anche capace di suscitare l'interesse degli studiosi di tante discipline, da altri ancora bollato come un falso più o meno antico ma comunque non meritevole di alcun interesse? La morte dell'Uomo della Sindone è avvenuta certamente in seguito ad una serie di torture ed al supplizio della croce, come dimostrano con evidenza le ferite lasciate dai chiodi nei polsi e nei piedi. L'insieme di questi segni rimanda in modo assai preciso alle modalità descritte nei Vangeli per l'esecuzione di Gesù Cristo.

A livello delle impronte che appaiono essere state lasciate da coaguli di sangue, si è effettivamente potuta dimostrare la presenza di sangue umano del gruppo AB. Grande incertezza regna ancora tutt'oggi sulle modalità della formazione dell'impronta.Se infatti le immagini delle ferite sono certamente dovute, come si è detto, al decalco di coaguli di sangue sul tessuto, l'impronta del corpo ha una genesi del tutto diversa. Si tratta infatti di una ossidazione delle fibrille superficiali dei fili di lino, ma sull'origine di tale fenomeno non si è ancora data una spiegazione del tutto accettabile. Il problema non è di poco conto, se si pensa che è legato strettamente con la questione della conservazione della Sindone. Mentre infatti esistono tecnologie sperimentate per la conservazione di tessuti anche più antichi della Sindone, molto difficile è studiare un sistema ottimale di conservazione di una immagine la cui origine ci è ignota. Il nuovo sistema di conservazione del Lenzuolo, già posto in essere per l'Ostensione del 1998, tiene conto di tutti i risultati sperimentali sinora ottenuti, cercando di ipotizzare tutti i possibili agenti negativi in modo da escludere possibili danni. È nel 944 dopo Cristo che, a Costantinopoli, la Sindone fa la sua apparizione. Nei documenti è definita come un’immagine "acheropita", cioè "non fatta con le mani.
La reliquia era però già nota e da secoli faceva la gloria di Edessa, l'attuale Urfa, in Turchia.
Qui il telo, venerato come "Mandylion", era tenuto ripiegato ed incorniciato in un reliquiario, a mostrare solo il volto, come un ritratto.
Il trasferimento del Mandylion a Costantinopoli è ricordato da due "sinassari", libri liturgici della chiesa bizantina. Secondo vari interpreti, però, questo non fu che un "ritorno". La Sindone sarebbe stata nota a Costantinopoli fin dall'VIII secolo.
La reliquia dovette lasciare la città all'avvento dell'iconoclasmo, un'eresia che bollava come sacrilegio qualsiasi raffigurazione realistica di Gesù e dei santi, e che sconvolse l'impero bizantino per più di due secoli.Comunque sia andata, il sacro lino è sicuramente nella capitale imperiale quando Baldovino di Fiandra e Bonifacio del Monferrato, con la complicità di Venezia, dirottano verso le mura millenarie di Costantinopoli la Quarta Crociata, diretta in teoria alla liberazione del Santo Sepolcro.

Nel 1204 la metropoli bizantina viene espugnata e saccheggiata dall'esercito latino. Una armata crociata si è volta ad espugnare una la sede dell'impero bizantino, baluardo orientale del Cristianesimo, invece di combattere l'infedele.
La cristianità grida allo scandalo, ma nel frattempo un enorme bottino, di cui fanno parte innumerevoli reliquie cristiane, prende la via dell'Europa. Ian Wilson, noto e autorevole storico inglese della Sindone, adombra l'ipotesi che il Santo Sudario sia stato trasportato dall'oriente in Europa dai cavalieri dell'Ordine Templare.
Nel 1954 viene trovato nel villaggio inglese di Templecombe, in una ex caserma templare, un pannello di legno che reca dipinto un volto simile a quello raffigurato sul Sacro Lino. Molta iconografia collegata ai templari può essere messa in rapporto con la Sindone.
Il leggendario e potentissimo Ordine di monaci-guerrieri era all'apice del suo potere politico ed economico quando Filippo IV il Bello re di Francia, il 13 ottobre del 1307, fece arrestare tutti i membri e ne decretò lo scioglimento. Accusati di idolatria e atti contro natura, i templari verranno processati, condannati e spogliati di tutti i beni.
Dagli atti processuali risulta che i Cavalieri Templari adorassero effettivamente una testa barbuta conosciuta come Baphomet (Bafometto), un reliquiario a forma di testa o forse una scultura, descritta dai monaci, interrogati sotto tortura, nelle forme più disparate.
Tutte, comunque, potrebbero richiamare ed essere associate alla Sindone.

L’adorazione di una "testa" fu uno dei principali capi d'accusa del processo, ma il fatto che questa testa fosse quella del demonio o comunque di un idolo, è un altro discorso.
Non si sarebbe potuto trattare di una reliquia, tenuta segreta perché la più preziosa di tutte le reliquie?
Quella del passaggio in Europa tramite i Cavalieri Templari non è però altro che una ipotesi, e sono parecchi gli studiosi che si oppongono a questa teoria.La figura di Goffredo de Charny, signore di Lirey, in Champagne, sembra uscire direttamente da un racconto cavalleresco. È tra le mani di questo eroico cavaliere che la Sindone fa ufficialmente la sua apparizione in Francia.
Dopo una vita di avventure improntate ai più alti ideali della cavalleria medievale (ed intorno alle quali il nostro scriverà un libro di buon successo, sorta di manuale del perfetto Chevalier), nel 1355 viene incaricato dal re di portare il suo stendardo di battaglia.
È un grande riconoscimento, e il cavaliere non lo disonora: l'anno successivo muore eroicamente nella battaglia di Poitiers, nella strenua difesa dell'Orifiamma, la lingua di tessuto rosso fiammante simbolo del potere supremo e dell'onore di Francia.Dopo molte controversie nel 1988 le analisi al carbonio 14 datarono il telo al 1350 d.C. Ora, usando la moderna tecnologia, combinata ad approfondite ricerche in documenti storici, il Dr Laidler è giunto a questa rimarchevole ipotesi. La sua estensiva ricerca, presentata nel precedente saggio "The Head of God" lo aveva convinto che la testa di Gesù fosse stata portata dal Medio Oriente in Europa attraverso l'ordine dei monaci guerrieri conosciuti come Cavalieri Templari.
I Cavalieri Templari conservarono la testa come una reliquia chiamata il Bafometto e crearono la Sindone di Torino come testimonianza fotografica del loro prezioso segreto. Il Dr LeidIer chiama la Sindone "una fabbricazione del 14° secolo che presenta una reale immagine del viso del Cristo. Poiché un qualsiasi artista avrebbe potuto dare la propria interpretazione del volto, l'Ordine dei Templari decise di creare ciò che oggi è conosciuto come la Sindone.Così sfruttando le conoscenze tratte dalla scienza araba, riuscirono ad ideare un processo in grado di produrre ciò di cui avevano bisogno per immortalare la sacra reliquia ".LaidIer crede che la Sindone venne realizzata appendendo il lino, dopo averlo pretrattato con sali, all'interno di una stanza buia e lasciando solo un piccolo foro per farvi passare la luce.Una gemma di quarzo fu piazzata nel foro in modo che fungesse da lente. Successivamente il telo venne esposto alla luce del sole per paio di giorni. L'immagine che ne scaturì era ancora troppo 'debole' così la fissarono immergendo il panno in una soluzione di ammoniaca o urina. "Ci fu un grande culto delle reliquie cosicché i Templari avrebbero potuto mostrare la testa come reliquia di Giovanni Battista e farsi pagare oboli per osservare la Sindone. Invece preferirono mantenerla segreta insieme alla testa. Si ricordi che a quel tempo la chiesa proibiva l'adorazione di qualsiasi parte del corpo Gesù e difatti la Sindone non fu vista che solo 50 anni dopo la sua creazione" (apparve in Francia per la prima volta nell’anno 1350). Le ricerche di Laidler dimostrerebbero che la testa della Sindone è in una posizione irregolare rispetto al corpo e le analisi al computer proverebbero che è staccata dal tronco oltre ad essere più piccola del normale.Leidler ha anche detto: "Chi crede che Gesù ascese in cielo con il corpo rifiuterà cosa dico ma la Cristianità che crede ad una resurrezione spirituale l'accetterà senza troppi traumi. Sono certo che la testa di Cristo sia stata sepolta sotto il pilastro dell'Apprendista. Le prove sono schiaccianti. E' frustrante che la Rosslyn Chapel non consenta un pieno scavo. I Templari sono ancora in Scozia ed uno di loro mi ha contattato circa un passaggio segreto che dalla Rosslyn Chapel porta sino al vicino Castello, così che potrebbe essere plausibile che la testa sia stata da tempo rimossa ".

Le ricerche di Laidler sono certamente controverse e sino a che non sarà fornita una prova inoppugnabile di quanto egli afferma circa la testa di Gesù, vanno considerate esclusivamente come parti di una teoria inedita.Ricordiamo che il Patrono dei Templari, era Giovanni Battista a cui fu tagliata la testa. Non è da escludersi che in realtà l'adorazione dei Templari per la testa del Bafometto fosse legata alla figura del Battista e non a quella del Cristo. Un’altra ipotesi è che la testa adorata dai Templari fosse quella della stessa Sindone ripiegata in modo da far apparire solo il volto.

Si fanno anche altre ipotesi come quella che prende in considerazione il fatto che sia stato Leonardo stesso a concepirla e sia addirittura il suo volto....

image

 
Top
-°Knife°-
view post Posted on 10/2/2012, 11:02




interessante..
 
Top
1 replies since 19/10/2009, 18:59   128 views
  Share